Benvenutə! Questa è la newsletter numero #4 di Sama Legge (la prima su Substack)
Sono Elisa, mediatrice culturale ed insegnante di italiano L2. Sama Legge è il mio progetto dedicato ai libri e ai giochi nelle lingue nazionali africane e all'educazione interculturale.
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Avete notato che in alcuni libri per l’infanzia si narra di Africa come se fosse un paese, e non un continente? E in altri si nomina addirittura l’africano? (che come lingua non esiste). In questa newsletter vi porto qualche esempio, e rifletto dell’immensa diversità culturale e linguistica che caratterizza l’Africa.
Il continente africano
L’Africa non è un paese, ma il secondo continente più vasto del pianeta.
Secondo l’Unione Africana, l’Africa è composta da 55 Paesi, ognuno con paesaggi, popoli e caratteristiche uniche, e ospita più di un miliardo e trecento milioni di persone. […] Si parlano più di 2000 lingue, circa il 30 % di tutte le lingue del mondo! […] Questo è un continente di comunità e culture straordinariamente diverse. da “Africana. Enciclopedia di un continente sorprendente” [24 ORE Cultura, 2023]
Se proprio si vuole individuare delle macro-regioni, si può dividere l’Africa in Africa del Nord, Africa meridionale, centrale e occidentale.
Eppure in moltissimi libri per bambinɜ si tende ancora a presentare l’Africa come se fosse un blocco monolitico, tralasciando di specificare il singolo paese di cui si sta trattando e nominare le sue peculiarità.
Parto subito con alcuni esempi.
Nel testo “Canti dal mondo. Viaggio musicale alla scoperta del mondo” di Cecilia Pizzorno e Ester Seritti, inserito sia nel catalogo di Nati per Leggere che in quello di Mamma Lingua, l’undicesimo canto proposto è “Farafina Afrika”, e come paese di provenienza è indicato un troppo generico “Africa”. Dall’immagine si evince che l’indicazione dell’intero continente avviene solo in questo caso, mentre per tutti gli altri canti è riportato lo specifico paese, dall’Italia alla Cina.
In realtà, nella pagina relativa al canto “Farafina Afrika” si scopre che si tratta di un canto tradizionale burkinabè.
Si tratta di una svista, capisco. Che tra l’altro non inficia il testo, che rimane di valore.
Però succede spesso, troppe volte, quando c’è di mezzo l’Africa.
Un altro caso è quello di “Giraffes can’t dance”, bestseller da dieci milioni di copie vendute in tutto il mondo. L’autore, dopo una vacanza in Kenya, scrisse il testo del libro in questione, che presenta questo passaggio:
Now every year in Africa
They hold the Junge Dance
In questo caso si tratta di Africa e di giungla, senza dare un riferimento spaziale preciso. Perché in Africa vi è sì la giungla, ma anche il deserto, la savana, etc. Tra l’altro nelle immagini del testo sono raffigurati degli strumenti musicali dell’Africa occidentale, che dista migliaia di chilometri dal Kenya, e che rischiano di confondere lɜ lettricɜ, appiattendo una realtà che, al contrario, è estremamente variegata.
Per conoscere meglio la diversità interna al continente africano consiglio “Africana. Enciclopedia di un continente sorprendente” [24 ORE Cultura, 2023] che ho scoperto grazie alla recensione di Ilaria Mercuri per Ibby Italia, e da cui ho tratto la citazione riportata sopra.
Le lingue africane
Stesso discorso con le lingue!
In “Eyabè ne ne. filastrocche dal mondo” di Francesca Imbastari e Rosalba Catamo, che raccoglie diciotto filastrocche in versione bilingue, ne viene proposta una in lingua togolese.
In realtà, la lingua togolese non esiste! In Togo si parla l’ewe, il tem, il kabyé, il francese, ma sicuramente non il togolese.
Ma non esiste neppure il senegalese, il kenyano, il sudafricano, e soprattutto l’africano. Eppure in “Benvenuti nel mio mondo: un inno ai bambini e a tutte le culture” di Moira Butterfield e Harriet Lynas [Lapis, 2018] si trova questo:
![](https://substackcdn.com/image/fetch/w_720,c_limit,f_auto,q_auto:good,fl_progressive:steep/https%3A%2F%2Fsubstack-post-media.s3.amazonaws.com%2Fpublic%2Fimages%2F97754596-79df-4dc1-9e99-b5d8e4dc0d7e_3120x3217.jpeg)
![](https://substackcdn.com/image/fetch/w_720,c_limit,f_auto,q_auto:good,fl_progressive:steep/https%3A%2F%2Fsubstack-post-media.s3.amazonaws.com%2Fpublic%2Fimages%2Fd8496005-9041-420b-a66e-dd0f03894bb2_1721x1677.jpeg)
Ho fatto alcune ricerche, ma non sono riuscita a rintracciare la lingua corretta né per geluk né per tafel.
In Africa si parlano migliaia di lingue, molte delle quali sono a rischio estinzione, ma di certo l’africano non figura tra queste.
Conosci altri testi per l’infanzia in cui l’Africa è dipinta come un paese o si cita la lingua africana? Se li vuoi condividere con me e con lɜ altre letticɜ, lo puoi fare nei commenti oppure scrivendomi a elisa@samalegge.com. Parliamone;)
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- il calendario multiculturale a cura di emi.
- il calendario di Sambu Buffa di Inclusivo Plurale che segnala le ricorrenze religiose, culturali e sociali di tutto il mondo, oltre a 12 mail mensili di approfondimento.
Dal 2 al 28 gennaio 2024 sono aperte le iscrizioni al Laboratorio di scrittura interculturale, progetto in collaborazione fra il dipartimento di Filologia Classica e Italianistica dell’Università di Bologna e l’associazione Eks&Tra.
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